Lettera straordinaria del Parroco in occasione della ripresa delle Celebrazioni Eucaristiche
Alla cara comunità di San Romano Martire,
vi scrivo alla vigilia del grande giorno, centenario della nascita di San Giovanni Paolo II, in cui potremo riprendere le nostre celebrazioni con il popolo di Dio. Siamo davvero contenti, perché non c’è grazia maggiore sulla terra che poter vivere insieme la liturgia eucaristica e ricevere il “pane degli angeli” (Salmo 77,25) dallo stesso Signore per mano dei suoi ministri. La sua mancanza forse ci ha aiutato a valorizzarla e desiderarla ancora di più, e ne è stata prova il grande seguito che hanno avuto le trasmissioni della Santa Messa in streaming.
Da domani quindi, lunedì 18 maggio, riprenderà la Santa Messa feriale delle 18:30 (e da giugno anche quella delle 8:30). Domenica 24 maggio, festa dell’Ascensione del Signore, riprenderanno invece le Sante Messe festive delle 8:30, 10:00, 11:30 e 18:30, iniziando con la Messa prefestiva di sabato 23 alle 18:30.
Chiaramente insieme alla gioia proviamo un grande senso di responsabilità, sapendo che l’emergenza sanitaria non è finita e che solo la collaborazione di tutti, nel rispetto delle misure di contenimento, renderà le nostre celebrazioni davvero sicure. Ringrazio fin da subito le Misericordie, gli Scout, l’Arvad e tutti gli altri volontari che si sono offerti per garantire, soprattutto nelle Messe domenicali, il servizio d’ordine e il rispetto di tutte le misure di sicurezza. Chiedo a tutti di essere massimamente collaborativi con loro.
La chiesa è stata allestita in modo da consentire la presenza del maggior numero di persone nel rispetto del metro di distanza di sicurezza laterale e frontale. Questo numero è di 140 persone e non potrà essere superato. In questo senso chiedo la massima comprensione e pazienza se, raggiunto il numero massimo, vi venga richiesto di partecipare alla Messa successiva. Eventualmente, se necessario, aggiungeremo una Santa Messa in più in modo che a nessuno manchi l’Eucaristia domenicale. Vi invitiamo in questo senso a preferire per quanto possibile gli orari con meno afflusso di persone (per esempio alle 8:30) e di non concentrarvi tutti sugli orari di norma preferiti (per esempio alle 11:30). Si tenga presente inoltre che per motivi di età e di salute si è dispensati dal precetto domenicale. Per chi non potesse prendere parte alle celebrazioni la Santa Messa festiva delle ore 11:30 continuerà ad essere trasmessa in diretta facebook sulla nostra pagina “Parrocchia San Romano Martire” con la traduzione in LIS.
Ovviamente non sarà consentito l’ingresso a chi presenta sintomi influenzali, respiratori e/o una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C. Lo stesso a chi è stato in contatto con persone positive al SARS-CoV-2 nei giorni precedenti. In questo senso mi appello al senso di responsabilità di ciascuno. Tutti i fedeli saranno tenuti a indossare una mascherina che copra naso e bocca. Non così i guanti. Ognuno dovrà igienizzare le mani con i propri gel oppure agli appositi dispenser che si trovano all’ingresso della chiesa.
Due saranno gli ingressi alla chiesa di San Romano: il primo dal cancello centrale e il secondo dal cancello sotto le campane. Il primo porterà al portone centrale e il secondo alla porta laterale che conduce al battistero. In ogni ingresso i volontari misureranno la temperatura corporea con termometri ad infrarossi e aiuteranno a creare un flusso ordinato nel rispetto della distanza minima di sicurezza. A coloro che entrano dal portone centrale sarà chiesto di occupare i banchi (dai primi agli ultimi) del lato destro della chiesa (guardando all’altare). Coloro che entrano invece dalla porta laterale quelli del lato sinistro. Ci si siederà esclusivamente dove si trovano i segnaposti. Per le carrozzelle e gli accompagnatori è riservato uno spazio sui corridoi esterni sia davanti alla statua della Madonna che davanti a quella di San Giuseppe. La zona del coro sarà accessibile soltanto per l’organista e per uno o al massimo due musicisti o cantori che animeranno le celebrazioni.
Il sacramento della riconciliazione si celebrerà in due luoghi ampli (che consentono di rispettare la distanza minima) accessibili esclusivamente dall’esterno, ovverosia dal portone laterale della chiesa che faceva accedere in passato alla segreteria parrocchiale. I nuovi “confessionali” saranno dunque la cappellina (che verrà chiusa dall’interno della chiesa) e lo stesso ufficio parrocchiale. Prima di entrare si dovrà attendere che il penitente che era all’interno esca completamente dal portone d’ingresso. I volontari garantiranno che tutto ciò si svolga in completa sicurezza.
La Santa Comunione si riceverà al proprio posto soltanto sulle mani, com’era nella tradizione più antica della chiesa. Non si formeranno dunque le solite file ma saranno i sacerdoti e i ministri a passare da ognuno dei fedeli. Si avrà premura nell’evitare il contatto tra le mani del ministro e del fedele. Non sarà consentito ricevere la comunione in bocca.
Le eventuali offerte non si raccoglieranno durante la celebrazione ma potranno essere lasciate all’uscita in degli appositi cestini messi vicini alle porte.
Alla fine della celebrazione i fedeli saranno invitati a lasciare la chiesa in modo tanto celere quanto ordinato e sicuro, in modo da consentire l’immediata sanificazione dei banchi e l’ingresso contingentato dei fedeli per la successiva celebrazione. Dopo ogni Santa Messa verranno sanificati i banchi della chiesa e i vasi sacri. L’uscita sarà consentita sia dal portone centrale della chiesa che dalle due porte laterali.
Sono convinto che, nonostante i timori le difficoltà che possiamo incontrare soprattutto all’inizio, la collaborazione di tutti ci permetterà di riprendere nel modo più bello e sicuro le nostre celebrazioni. Ne abbiamo bisogno, sapendo che l’Eucaristia è la fonte e il culmine della vita cristiana.
Don Julio
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